Il 20 novembre 1959 è la data in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la “Dichiarazione dei diritti del bambino” integrata poi nella “Convenzione”, firmata da 196 Stati nel mondo. Cinquantaquattro articoli dove spiccano quattro principi fondamentali: il diritto alla non discriminazione (art.2), il rispetto del superiore interesse del bambino (art.3), il diritto alla vita, alla sopravvivenza (e a un corretto sviluppo), (art.6) e il diritto all’ascolto (art.12).
Il primo a considerare il bambino come un essere perfettamente compiuto (e non solo un “non ancora adulto”) è stato Rousseau. Senza dimenticare questo, in un tempo in cui i bambini (così intesi nella carta fino ai 18 anni), stanno prendendo parte ai processi decisionali del pianeta che vorrebbero abitare ancora per molto, sarebbe interessante sottoporre questo documento ai loro occhi.
Lo troverebbero adeguato al loro metro di misura, oppure se ne andrebbero a gambe levate? Ci sembra un ragionevole dubbio.
Onomastico:
San Gelasio I, Papa