5 maggio 1821: duecento anni dalla morte di Napoleone Bonaparte

Il corpo del nemico giurato di Napoleone, l’ammiraglio Nelson, cadde durante la battaglia di Trafalgar. Così, pensarono spedirlo in patria dentro un barile di rum: ne è nato un cocktail, il “Nelson’s blood”. Ma facendo un piccolo rewind, in un incontro immaginario tra lui e Napoleone prima dello scontro, avremmo trovato l’ammiraglio, da buon inglese, a sorseggiare una tazza di tè e il secondo a masticare una liquirizia. Ognuno ha i suoi metodi per rilassarsi e, tra quelli preferiti dal novello Cesare, c’era proprio il famoso arbusto, che per lui era una vera e propria droga vegetale. A questo punto ci viene un dubbio: se quel 5 maggio, per ricordarlo, Manzoni chiama in causa le Alpi, il Manzanarre e il Reno come può essersi dimenticato proprio di… Rossano Calabro? In fondo con Scilla (e Cariddi) non ci era andato troppo lontano! Onomastico: San Floriano

Il 4 maggio 1655 nasce Bartolomeo Cristofori, inventore del pianoforte

Come accade nel celebre motivetto, se avessero chiesto a Bartolomeo Cristofori “che cosa ci vuoi fare con un martello?”, avrebbe sicuramente avuto le idee molto chiare. Il segreto del ‘piano-forte’, infatti, è tutto in quei martelletti che regalarono alla musica del ‘700 qualcosa di cui aveva un estremo bisogno: l’intensità. Lo stesso Bach, sommo contemporaneo, la cercava nelle fughe del clavicembalo “ben temperato”; il suono di questo strumento, però, era vellutato come quello di una chiave inglese che scivola su una lavagna… Un po’ più vicino a noi, nel 1940, il compositore John Cage crea la prima sonata per “pianoforte preparato”: ci mette dentro bulloni, viti e gomme per cancellare. Ricordando tutte queste cinture nere, abbiamo creato il nostro omaggio; e ci sono caduti dentro anche dei lacci di scarpe e un calzino. Speriamo vi sembri – quantomeno – ben assemblato. Onomastico: San Floriano

Il 3 maggio 1937 il romanzo “Via col vento” vince il Premio Pulitzer

Il libro, uscito l’anno prima, fu subito un successo: 150 mila copie vendute il primo giorno, 1 milione nei primi sei mesi. Oggi, è tradotto in 40 lingue. Nel 1940, la pellicola di “domani è un altro giorno” porta a casa 8 Premi Oscar, ma a giugno 2020 scompare temporaneamente dai cataloghi dell’HBO: il motivo sono i suoi “dolorosi stereotipi sulle persone di colore”, come riporta il “New York Times”. Uno di quegli Oscar è stato vinto da Hattie McDaniel, un nome che forse vi dirà poco; eppure, quando scopriamo che è la famosa Mami, tutto cambia. Grazie al film, l’attrice è stata la prima afroamericana a stringere in mano la famosa statuetta auspicando, durante la premiazione, di onorare sempre la sua razza e l’industria cinematografica; a leggerla con gli occhi di oggi, sarebbero la vittima e il carnefice. Alcuni prodotti editoriali o cinematografici del passato possono forse sembrarci “overcooked”, ma la rilevanza mediatica di quel primo premio, ci insegna anche che, forse, vale sempre la pena mettere le mani in pasta. Onomastici: Santi Filippo e Giacomo, Apostoli

Il 2 maggio del 1933 c’è il primo avvistamento del moderno Loch Ness

Il primo incontro con Nessie sembrerebbe avvenuto nel VI secolo d.C. Dopo un lungo letargo, il 2 maggio 1933 l’“Inverness Courier” riporta la notizia di uno “strano spettacolo a Loch Ness” e, l’anno dopo, la prima foto mostra una creatura simile a un dinosauro; ma nel 1994 si scopre che era solo un sottomarino con una testa di serpente. Così, dopo molti decenni di ricerche, un blog che registra gli avvistamenti e 600 raggi sonar finanziati dalla BBC nel 2003 (non il congresso dei terrapiattisti) abbiamo tante tracce, ma tutte poco certe. Ancora nel 2019, uno studio sostiene che potrebbe trattarsi anche di una grandissima anguilla: ma – sottolineano gli scienziati – dipende sempre cosa si intende per “grande” (tra gli illustri esclusi, c’è anche un coccodrillo). Brian Morton, scrittore autoctono, ha affermato che la Scozia ha bisogno di “lui, lei o loro”, come garante dell’identità nazionale. Ecco risolto l’arcano. Nel nostro lavoro, infatti, impariamo ogni giorno che l’identità deve avere contorni netti e inequivocabili. Questa storia ci insegna esattamente il contrario: la sagra della relatività parte da una foto sfocata. L’importante è saper come fare per renderla long-lasting. Onomastico: Sant’Atanasio

Primo Maggio 1994: pace a Sarajevo

Nella città simbolo della guerra nella ex Jugoslavia, la Confédération Européenne de Syndicats organizza, con il sostegno dell’ONU, il ritorno alle celebrazioni del Primo Maggio. Il significato della festa è tanto semplice quanto profondo: pace e lavoro sono valori indissolubili. L’immagine che realizzammo rappresenta una cazzuola da muratore nell’atto di chiudere la fenditura di un muro bombardato, dando allo stesso tempo vita alla forma di una colomba. Il simbolo della pace diventa perciò simbolo di ricostruzione e quindi di lavoro. Abbiamo voluto recuperare quell’immagine per restituirla quale omaggio silenzioso a tutte le vittime della pandemia da Coronavirus: le persone che non ci sono più, quelle che stanno combattendo contro la malattia e quelle condannate dalla perdita del lavoro. È anche questa una guerra, con la consueta e drammatica contabilità di morti, feriti e distruzioni. Il nostro bisogno di ritrovare prima possibile la pace lo trascriviamo perciò sotto forma di augurio: buon lavoro a tutti! Onomastico: San Geremia

Il 30 aprile è la “Giornata internazionale del jazz”

L’UNESCO celebra il Jazz solo dal 2012. Troppo poco; per questo oggi vogliamo ricordare l’anno di un deciso cambio di passo, il 1969. “La musica jazz sembrava non andare più di moda alla fine degli anni sessanta (…). Per me quello fu un segno”. Sono le parole di Miles Davis che, nello stesso agosto di Woodstock, si chiude in studio per incidere “Bitches Brew”. Furono 3 giorni di pura improvvisazione. Questa pozione di fusion e psichedelia fece forse perdere a Davis qualche buontempone del classico bebop: lui voleva entrare a gamba tesa nell’’altro’ universo, quello che ammirava per pubblico e palchi. E ci riuscì. Non erano più i tempi di “Broadway Boogie Woogie” e “Bitches Brew” portò il jazz nel rock; come vendite, sarà secondo solo a “Kind of Blue”, considerato da molti il suo capolavoro‬.‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬ Miles Davis è stato più volte paragonato a Picasso; a parte la curiosa coincidenza dei periodi blu, lui stesso affermò di aver cambiato genere musicale almeno 5 o 6 volte.  ‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬ Poco male se ha tirato fuori album sempre sartoriali, cuciti perfettamente su di lui e sui musicisti che sceglieva di volta in volta. Onomastici: San Pio V Papa

Il 29 aprile 1836 nasce Giuseppe Alinari

Leopoldo, Giuseppe e Romualdo Alinari: il primo studio fotografico al mondo è italiano. Giuseppe nasce solo 3 anni prima dell’invenzione della fotografia (1839). E la particolarità degli Alinari è stata il sapersi ritagliare una terza via rispetto ai due sentieri più battuti in quegli esordi: il ritratto (la fotografia, in fondo, aveva successo perché era più “cheap” della pittura), e le speculazioni del partito scientifico nella guerra dei brevetti. Nel loro laboratorio fiorentino, gli Alinari fotografano Mazzini come Garibaldi, usando le tecniche più avanzate; ma sono anche i primi in Europa a sistemare il cavalletto dentro musei, chiese e piazze, offrendo così un primo, vastissimo, repertorio di immagini al cinema che sarebbe arrivato di lì a poco. In “Camera con vista” (1908) due turiste inglesi si lamentano perché la camera d’albergo che avevano prenotato non aveva lo scorcio su Firenze che si aspettavano. Ci viene da pensare alle infinite viste che ci hanno donato gli Alinari, lavorando in una camera oscura. Onomastici: Santa Caterina da Siena

Il 28 aprile 1932 è scoperto il vaccino contro la febbre gialla

In alcuni anfratti della storia, le immagini hanno sussurrato alla scienza i suoi futuri esiti. È quello che è successo nel 1900 all’immunologo Paul Ehrlich: i suoi disegni sul funzionamento degli anticorpi spronarono la ricerca che portò alla moderna immunologia. È nato prima l’uovo o la gallina? La scienza o la sua rappresentazione? Ora, il recente virus si è accessoriato di un’effigie indebitamente regale, e ci auguriamo che sia presto nudo. Il nome scientifico di quello della febbre gialla è invece togavirus; decisamente privo dello stesso potere evocativo (ci perdonino i principi del foro). Era – ed è – trasmesso all’uomo da un mosquito e questo qui sopra ci sta già dando l’orticaria. Anche gli oggetti, insomma, funzionano come i segni nel precorrere i contenuti. Ed è quello che abbiamo cercato di dimostrare con un po’ di carta stagnola, due lattine e dei lacci da elettricista. Onomastici: Santa Valeria di Milano

Il 27 aprile 1950 viene fondato il Club Méditerranée

Un solo concetto può unire la formula “all inclusive” a quella di lusso, calma e voluttà ed è – o era – il Club Méditerranée, nato dall’incontro tra un ex giocatore di pallanuoto e un industriale delle forniture da campeggio. Fece epoca la campagna pubblicitaria del 1976 firmata da Olivier Bensimon e Jean-Claude Lacoste, dove parole come “Giocare, respirare, amare” campeggiavano senza vergogna su scene vacanziere. Verbi che ci sembrano molto vicini a quelli che Charles Baudelaire usò in una poesia che, non a caso, si intitolava proprio “Invito al viaggio”. Se il pubblicitario ne dà una versione che oggi chiameremmo “destrutturata”, il pittore del passato – Matisse – li condensa invece nella miriade di punti di un quadro al Musée d’Orsay. È l’ancestrale sfida creativa tra l’artista e il designer, tutta giocata in quel millimetrico spazio tra la sintesi e la capacità di evocazione. Quanto a noi, da questa querelle ci svincoliamo molto volentieri. La spiaggia e il mare ci attendono già. Onomastici: San Simeone

Il 26 aprile 1954 esce nelle sale il film “I sette Samurai di Kurosawa”

Per sfuggire all’attacco dei briganti, alcuni contadini sodalizzano con un gruppo di samurai senza padrone (i cosiddetti Ronin, gli “uomini-onda” che fluttuavano senza dimora e signore). Questa, in breve, è la trama del film, per cui Kurosawa sceglie quasi tutti attori dilettanti (cosa non da poco per 200 minuti di pellicola). Tra essi troviamo infatti un ex ballerino, un attore di cinema muto e – per non farsi mancar nulla – un medico appassionato di UFO. Il Leone d’Argento a Venezia nel ’54, però, ci dice che evidentemente non erano troppo allo sbaraglio. Ma è uno scenario più aderente al vero di quanto immaginiamo: non tutti i samurai erano così ricchi da poter vivere solo dell’arte della guerra (spesso arrotondavano fabbricando stuzzicadenti e ombrelli). Nella nostra immaginazione, indugiavano anche nell’arte della dolcezza, infatti il loro tempo libero lo investivano consumando wafer e cioccolato: sarà sicuramente un volo di fantasia, ma in questo caso calza perfettamente. Onomastici: San Cleto