Il 15 luglio 2006 Jack Dorsey lancia Twitter

Quest’anno Twitter compie quindici anni, eppure il mondo dei new media non è lo stesso di quando è nato: oggi siamo più confortevoli, tra le trame digitali, se indossiamo un vestito fatto di video o di immagini. Twitter è rimasto, insomma, l’unico avamposto della parola. In realtà anche Facebook lo è, ma il social fondato da Jack Dorsey è l’unico posto dove riesce a mantenersi smilza e nerboruta. Beppe Severgnini, sul Corriere della Sera, ha paragonato Twitter a un condor: questo per la violenza con cui si scaglia con la sua parola, quando è mal posta. A noi, con quello sbattere velocissimo delle ali, fa pensare piuttosto a un colibrì: la sua home ci scorre davanti come sanno fare forse solo i titoli del Dow Jones. Ma anche se è l’uccello più piccolo, questo non vuol dire che non deponga anche lui le sue uova. E anzi, ci sembrano decisamente copiose: la metà delle dichiarazioni istituzionali o politiche hanno spesso una sola fonte, Twitter. Qualcuno poi, riesce anche a romperle nel paniere: ed ecco che scatta la lavanda gastrica forzata (come è successo al penultimo presidente americano). Avrà funzionato come filtro anti-spreco-di-parole? Non lo sappiamo. Per il momento vediamo solo un uccellino che ha fatto indigestione. Tutti gli ‘epic fail’ dei social media, in fondo, ci insegnano solo una cosa: il dado è sempre tratto e cancellare non è mai poca cosa. Onomastico San Bonaventura da Bagnoregio

Il 14 luglio 1798 nasce Alessandro Antonelli 

Da posteri, non possiamo non notare che Alessandro Antonelli deve la sua fortuna al fatto che il simbolo di Torino non sia mai stato ribattezzato con qualche altro epiteto. Nessun condottiero, santo o rabbino (visto che in principio era una sinagoga) ha fatto scendere Alessandro dal gradino; la Mole nasce, e rimane, ‘Antonelliana’. È tuttavia un personaggio artistico difficile da trattare. Nei romanzi torinesi di Cesare Pavese, ad esempio, è sempre una presenza diafana: svetta come fa il sole a mezzogiorno, imponendo la sua presenza obliqua tra le ombre dei portici. Ma rimane innominata. Troviamo la Mole ‘negata’ anche da Michelangelo Antonioni: nei titoli di testa del suo film“Le amiche” (peraltro ispirato a un soggetto di Pavese), lo skyline di Torino è mutilo a causa di una cupola mozza, perché un fulmine si era abbattuto sulla Mole nel ’53, facendone crollare la guglia. Eppure questa città sarà pur meritevole di una cartolina, se non perfetta, quantomeno ‘completa’: ci siamo permessi di aggiungere, pertanto, un tocco di pennello. Onomastico San Camillo De Lellis

Il 13 luglio 1973 i Queen pubblicano il loro primo album 

Farrokh Bulsara era nato il 5 settembre 1946 sotto il segno della Vergine: una stella di terra governata da Mercurio. Ma l’antico messaggero degli dei rimarrà sull’identità di questo giovane in modo permanente: ad un certo punto si presenta al mondo come Freddie Mercury. E non è l’unica comparsata dell’astrologia nella storia del gruppo, logo non mente. Innanzitutto, quel nome “ad alto potenziale visivo” era stato scelto proprio da Freddie; cosa su cui, da laureato in graphic design, doveva ritenere di avere una certa voce in capitolo. La stessa che gli farà disegnare il logo con la corona, presente già nel primo e omonimo album. Basta anche vederlo da lontano per capire come il “Queen Crest” si fregia di tutti gli attributi di regalità che evidentemente voleva avere. I quattro, però, erano orfani di titoli nobiliari e per questo dovettero chiamare di nuovo in causa l’astrologia: il cancro, i due leoni e le vergini che sorreggono la corona (oltre alla fenice) non sono nient’altro che l’oroscopo del gruppo. Se di araldica e di Queen si parla, allora rubiamo un’ape allo stemma dei Barberini per farla scintillare di glam rock: questa ha tutta l’elettricità che serve a una rock band, compreso il colore ‘flamboyant’ di un certo giubbotto giallo in pelle, quello di Freddie. Lo avevamo detto: logo non mente. E ai Queen dedichiamo la nostra Regina. Onomastico Sant’Enrico II, Imperatore

Il 12 luglio 1903 viene aperta al pubblico per la prima volta Villa Borghese 

La famiglia Borghese era sempre stata molto generosa nell’aprire la sua ‘villa delle delizie’ ai cittadini romani: sappiamo che nell’800 vi si svolgevano passatempi e svaghi festivi. Poi, nel 1903, la proprietà passa allo Stato Italiano e il parco diventa così una delizia condivisa. Oggi, vogliamo vivere una giornata tipo di quel periodo. Nel 1904, Giacomo Balla si trasferisce in un antico monastero ai margini del parco, dipingendo lo scenario che gli si spalanca davanti agli occhi ogni giorno. Apriamo la finestra insieme a lui: vediamo ragazze sistemarsi i cappelli e la cupola di San Pietro, tra campi coltivati e vigne. Ma quei sibili e quel vento dipinti da Balla hanno un moto stranamente ‘impaziente’: lui è già futurista, anche se non lo sa ancora. Dipingendo il movimento, anticipò di quasi sessant’anni la teoria di Edward Lorenz, in cui si afferma che un piccolo cambiamento nelle condizioni iniziali può produrre un risultato significativamente diverso. Si chiama ‘effetto farfalla’ e questo è il nostro omaggio. Onomastico San Giovanni Gualberto

L’11 luglio 1934 nasce Giorgio Armani

Se pensiamo a Giorgio Armani, ci viene in mente l’immagine di un fantino al dressage, che ha saputo addestrare il suo cavallo, il tempo, nell’arte dell’anticipo. Alla fine degli anni ’70, quel Giorgio che lavorava alla Rinascente aveva capito che, a breve, le città sarebbero state popolate da uomini e donne in galoppante carriera: avrebbero riempito uffici, ristoranti e metrò con i loro taccuini, i caffè di fretta al bancone e le corse tra un appuntamento e l’altro. Una divisa, ecco quello che ci voleva; ma che non peccasse di allure. Così Giorgio Armani investe tutta la sua creatività nel valorizzare donne e uomini, senza concedere citazioni troppo esplicite al sesso di appartenenza. Il tempo, del resto, stava aprendo la carriera anche alle prime e la formalità disinibita era il giusto modo per far presente che si era sullo stesso piano. Tutto questo, per creare la degna cornice a introdurre un solo indumento: la giacca destrutturata di Armani, che non ha bisogno di altre spiegazioni. Del resto, Re Giorgio e la sua eleganza, fatta di rigore ed essenzialità, non hanno mai risentito del tempo. Basta solo dire che è ancora lì, da quando gli appuntamenti e i contatti di lavoro erano gestiti da una rubrica telefonica, magari riposta proprio in una tasca, che abbiamo trasformato in pochette interpretando, auspicabilmente, lo stile Armani. Onomastico: San Benedetto

Il 10 luglio del 1900, nella II Olimpiade di Parigi, Ray Ewry vince 3 ori olimpici nello stesso giorno nei salti da fermo 

Gli anfibi hanno una strana attrazione verso l’acqua: riescono a vivere anche al di fuori da essa, ma sanno sempre quando è il momento di tornare alla palude. Così, nel 1897, Ray Ewry, la “rana umana”, evidentemente aveva capito che c’era qualcosa che, dall’Indiana, lo stava spingendo fino a New York per impiegarsi come ingegnere idraulico. Solo lì scoprirà l’esistenza di un gruppo che si stava allenando per quei nuovi Giochi Olimpici che erano stati disputati ad Atene l’anno prima. A Parigi, nel 1900, vincerà tre medaglie per i salti da fermo. Era un’eccellenza nella sua disciplina, perché la lunga riabilitazione che aveva dovuto affrontare da ragazzo a causa della poliomielite, lo aveva ricompensato con una straordinaria (e specifica) forza muscolare. Vinse ancora, fino al 1908. Poi tornò tranquillamente a lavorare come ingegnere. Se nel conteggio delle sue vittorie si fossero considerate anche quelle ottenute alle Olimpiadi intermedie del 1906 (poi declassate come non ufficiali), sarebbe stato il secondo atleta a vincere più medaglie al mondo dopo Michael Phelps. Ecco allora il nostro trofeo prendere forma per restituire il giusto metro al merito sportivo. Onomastici Sante Rufina e Seconda

Il 9 luglio del 1955 Bill Haley & His Comets conquistano il primo posto delle classifiche con “Rock Around the Clock”

Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale l’agricoltura degli Stati Uniti era incappata in un serio problema: il surplus delle derrate agricole. E il mais, reso già più robusto dalla prima modifica genetica, era la star indiscussa di questo show che andava in onda ogni anno dalle piantagioni del Midwest, Iowa in testa. C’era insomma da risolvere il “Farm Problem” e così, intorno agli anni Cinquanta, vennero promulgati gli “Agricultural Act” e simili per tenere a bada il mais e le sue amiche granaglie. La stessa cosa, però, non fu possibile fare con il rock ’n’ roll. Questo nuovo mix di rhythm & blues e country, scorreva dentro le vene di tutta quella che veniva definita la ‘gioventù bruciata’. Non ci stupisce, allora, che “Rock Around the Clock” nel 1955 conquistò le classifiche della hit parade. Ma non è stato l’unico fenomeno di quell’anno ad essere andato fuori controllo: purtroppo, la Porsche su cui viaggiava James Dean fece lo stesso, strappandolo alla vita a soli 24 anni. E qualcosa di simile deve esser successo anche alla polizia americana quando arrestava Rosa Parks, rea di non aver ceduto il posto sul bus a un passeggero bianco. Questo accadeva il 1 dicembre 1955, dando inizio al “Montgomery Bus Boycott”. Dove abbiamo scovato tutte queste notizie? Semplice, abbiamo acceso la radio. Rock Around ‘the Corn’. Onomastico: Santa Veronica Giuliani

L’8 luglio 1621 nasce La Fontaine 

Jean de La Fontaine serve tutti i vizi della sua specie su un piatto d’argento: ne sente l’odore, ne palpa la consistenza e li digerisce in un boccone. Ma con tutto il garbo di chi ha appena smesso di incipriarsi il naso. Nella favola della rana e il bue, l’aria tronfia della prima – che si gonfia a più non posso – la troviamo in quei borghesi che lui definisce “più fumo che arrosto”. Marc Chagall, tra il 1926 e il ’27, interpreta queste praline di umanità in stile Luigi XIV in un centinaio di tavole che procedono per associazioni di colori: così abbiamo l’agnello e il lupo in rosso e giallo, il cavallo e l’asino in lilla e rosso. E così via. Quanto a noi, abbiamo preferito attestarci sui toni neutri del metallo; in fondo, le “Favole” di La Fontaine non sono altro che specchi riflettenti, e noi i protagonisti di questo bestiario. E, come direbbe Leonardo Sciascia “a ciascuno il suo”. Onomastico: Santi Aquila e Prisca

Il 7 luglio 1881 inizia la pubblicazione a puntate di “Le avventure di Pinocchio: storia di un burattino”

Perché, in Pinocchio, proprio al grillo è affidato un cotanto ruolo? Forse perché al fiorentino Carlo Collodi era un animaletto molto più che noto. In Toscana, la sua presenza dentro al focolare era considerata di buon auspicio. Ma il grillo era anche colui che spalancava le porte dell’inverno al sole: la Festa dell’Ascensione, infatti, portava il suo nome perché ogni bambino era solito recarsi al Parco delle Cascine, con questo insetto ben assicurato dentro una gabbietta. Il nostro grillo, però, si è spogliato di questa livrea da maggiordomo dell’estate. Peggio, ha posato anche la tuba da dandy che gli aveva fatto indossare Collodi e si è presentato con una mise da lavoro… sarà il giro di vite, ma è davvero poco ‘parlante’. Onomastico: San Claudio

Il 6 luglio 1964 esce “A Hard Day’s Night” il film dei Beatles 

Domanda: “Come avete trovato l’America?”. Risposta: “A sinistra della Groenlandia…” Questo stacco tra un cronista e John Lennon ci permette di inquadrare il film dei Beatles ‘in a nuthshell’, come direbbero gli inglesi. “A Hard Day’s Night” racconta la giornata tipo dei Beatles, che inizia su un treno da Liverpool diretto a Londra. Seguono ore di corse, fotografi e salti carpiati dei fan in cerca di un autografo. Ma tutta questa frenesia sembra non sfiorare minimamente il nonno di Paul McCartney, che i quattro fanno salire con loro a bordo del treno. È una mascotte al contrario, perché rappresenta un british style fatto di scarpe sempre ben spazzolate e parole scandite. Esattamente la generazione a cui i Beatles, con la loro musica e il loro stile, stavano tirando la cravatta. Senza mai dimenticare, però, di annodare perfettamente la propria. Onomastico: Santa Maria Goretti Calendarea 2013, Orchextra