In una caricatura del 1874 Jules Verne è rappresentato seduto con una scatola tra le mani. Al suo interno c’è il mondo e lui, molto comodamente, gira la manovella come fosse un carillon.
Se si pensa al «Giro del Mondo in 80 giorni» (1872), la prima immagine che viene in mente è quella di una mongolfiera con a bordo Phileas Fogg e Passepartout, il suo fido cameriere; del resto è anche la copertina di moltissime edizioni letterarie. Non è, tuttavia, un fermo immagine molto letterale: nel romanzo i due salgono su treni, piroscafi, cab inglesi e anche elefanti, all’occorrenza, ma mai su mongolfiere.
Non dimentichiamo che il viaggio doveva esser svolto in millenovecentoventi ore (pena la perdita delle 20 mila sterline scommesse), e al tempo erano binari e navi a galoppare la modernità.
Sicuramente assicurarono ai due un’andatura snella, facendoli riuscire nell’impresa. Peccato però che non ci offrano lo spettro dei colori del mondo, quello che i protagonisti del viaggio devono aver sicuramente riportato a casa.
Così, abbiamo in qualche modo provato a rimediare.
Onomastico: San Girolamo Emiliani
Calendarea 1991, I ferri del mestiere nei mezzi di comunicazione