Ci si pensa poco, ma la frustrazione è qualcosa con cui, forse, dovremmo convivere parlando di lavoro nel futuro. Si potrebbe obiettare che è già un fatto del presente: i diritti, l’impossibilità della disconnessione, la disparità di genere, il salario. È solo un piccolo elenco di ciò che, da generazioni, può creare frustrazione nel lavoro. Ma sarebbe un errore analizzarla come fatto singolo.
L’accelerazione tecnologica sta portando a un lavoro sempre più diluito e, in un futuro non si sa quanto lontano, saremo sicuramente costretti a lavorare meno. Per questo oggi, parlando di dignità e di lavoro, la prima cosa che ci viene in mente è un alveare: un’organizzazione efficientissima nell’anticipare il cambiamento, così da garantire il benessere presente (e soprattutto futuro) a tutti i suoi membri.
Onomastico:
San Marco Papa