Da quando lo streaming e le visualizzazioni continuano a dire alle vendite di farsi più in là, siamo decisamente più liquidi in fatto di musica. La tecnologia cambia, ma la classifica di “Billboard” resta, ed è un jukebox mai stufo di sfornare i tormentoni del momento.
Del resto, anche la musica si va sempre di più dematerializzando: se nel 1940 dominavano la classifica le orchestrine swing, oggi Billie Eilish ha bisogno di nient’altro che delle sfumature che solo l’elettronica (e l’elettricità) riescono a dare al suo sound.
In “Imagination”, il brano di Glenn Miller al secondo posto di quella prima hit parade, l’immaginazione è descritta come divertente, pazza e persino un po’ ‘sciocca’. Non sono forse le stesse parole che potremmo usare per descrivere il tormentone del momento, proprio quello che si è piazzato a tempo indeterminato nel nostro cervello? Con quelle parole, Miller aveva profetizzato ciò che, nella musica, forse sarà destinato a non liquefarsi mai. Come dire che, anche per scalare le classifiche dell’orecchio, non serve alcun ingrediente segreto.
Onomastico:
San Pantaleone