Il 13 ottobre del 2000 nasce “OpenOffice” 

Partiamo dalle definizioni: “OpenOffice” è un programma per la produttività gratuito e open source; Richard M. Stallmann, invece, è l’uomo a cui si riconosce la paternità del concetto di “free software”, senza il quale “OpenOffice” non esisterebbe. Per capire quella che per Stallmann è una filosofia di vita, proviamo a raccontarla così: se chiedessimo a quest’uomo di descriverci Google o Facebook, probabilmente ci direbbe che sono sistemi ad accesso gratuito, ma non sono ‘liberi’.

Stallmann era della generazione dei padri pellegrini della programmazione alternativi a Bill Gates o Steve Jobs, gente che pensava fosse giusto incardinare il nuovo mondo prima di tutto in un’etica; poi, si sarebbe pensato al resto. Ma forse, le loro Mayflowers in codice binario si sono arenate in qualche porto.

Sembra una fiaba da “Mille e una notte”, che potremmo raccontare a un ragazzo nato proprio in quel 2000; la domanda è se ci crederebbe. Però noi vogliamo raccontarla lo stesso, questa storia, per non cancellare la memoria di un certo modo di intendere la tecnologia, nelle sue primordiali possibilità. Che, si badi, esistono ancora: è solo un po’ più difficile scovarle.

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San Teofilo