Epifania ed Epifanie

Rovistando nel cassetto dell’etimologia, scopriamo che il termine Epifania ha un orlo nascosto, ed è la parola “manifestazione”. Nella tradizione cristiana occidentale, ieri i Magi hanno incensato il piccolo Gesù: sarà ricordata come la sua prima apparizione pubblica. I tre, come ci dice il Vangelo di Matteo, non si fideranno di Erode e le loro tracce si dissiperanno per altri sentieri. Sarà un gesto non privo di conseguenze: da una parte, ci sarà la strage degli innocenti, dall’altra la fuga in Egitto.

Domani, sarebbe stato il compleanno di David Bowie (tra 3 giorni, l’anniversario della sua morte); nel libretto di uno dei suoi ultimi album (Heathen, 2002), l’artista lascia un cammeo della Strage degli Innocenti di Guido Reni (oggi conservata alla Pinacoteca di Bologna); dall’anno 0, passando per il Seicento, finendo dentro un vinile. Spostandoci non troppo lontano, agli Uffizi, in una tela dello stesso secolo vediamo la Sacra Famiglia che, mentre si riposa durante la fuga in Egitto, fa il bucato: sono tutti operosi, Giuseppe compreso (un altro cammeo del tempo).

Epifania dunque: manifestazioni alternative spuntano a sorpresa dove la laicità è di casa, o possono essere laicamente intese, anche dentro l’aureola di casa propria. Ci piace quest’apertura di significati: è briosa come una coppia di calzini spaiati.

 

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