Il 25 aprile 1719 viene pubblicato in Inghilterra il romanzo “Robinson Crusoe” di Daniel Defoe

Non c’è niente che divide di più il mondo che la risposta alla fatidica domanda sul cosa ci porteremmo su un’isola deserta. Anche se travolti da un insolito destino, la divisione è sempre manichea: da un lato i pratici, dall’altra i romantici. Questo è il grande pregio del romanzo di Daniel Defoe: sappiamo tutti di cosa parla, anche se forse non lo abbiamo mai letto. L’asso pigliatutto, però, è sempre l’idea di libertà, che per Venerdì poteva essere il tonfo di una noce di cocco che cade da una palma (la meritata ricompensa per aver salvato il suo padrone dai cannibali); chi lo sa… Sappiamo, invece, qual era quella di Italo Calvino: il passo silenzioso di giovani ragazzi sugli aghi di pino, all’alba della Liberazione. Buon 25 Aprile. Quale idea di libertà portereste su un’isola deserta? Sedetevi all’ombra del nostro albero e pensate a una possibile risposta: la migliore sarà premiata con la palma o con i nastri (adesivi). Onomastici: San Marco

Il 24 aprile 1184 a.C., secondo la tradizione, i Greci entrano a Troia con il finto cavallo

Agli occhi dei romani, i greci erano dei grandi imbroglioni e lo stratagemma del cavallo è il frutto del loro eroe più astuto e controverso. Di questo episodio, però, non si parla nell’Iliade, ma nell’Odissea, dove, tra le altre vicende, Ulisse rifiuta la proposta della ninfa Calliope di regalargli l’immortalità… Poco importa; facciamo un grandissimo salto di secoli e battaglie e arriviamo al ’44. Prima dello Sbarco in Normandia, per settimane fu fatto credere ai tedeschi che gli Alleati sarebbero approdati al passo di Calais, il punto più ovvio. Il D-Day è stata invece una grande operazione di camouflage, tra ufficiali doppiogiochisti, finte manovre e velivoli fantoccio. Così, il 6 giugno 1944, le forze di Hitler si trovarono impreparate e sappiamo come andò a finire. La storia racconta la vittoria come una sorta di piazza pulita, ma quando il pensiero va alle città rase al suolo, alle vite umane immolate, l’eredità di Ulisse diventa un fardello molto più pesante. Onomastici: San Fedele

Il 23 aprile 1919 la Francia fissa la giornata lavorativa a 8 ore

La fine di un conflitto mondiale è sempre un momento molto delicato perché, mentre torna l’equilibrio nella società, possono nascere altri movimenti tellurici. Così, la Francia, sceglie di evitare la radicalizzazione degli scioperi di quegli anni con la legge del 23 aprile del ’19 che regolava il lavoro in 8 ore giornaliere e 48 settimanali. Il decreto valeva per tutti gli stabilimenti, pubblici e privati, laici e religiosi e senza distinzioni di sesso. Questo ne faceva un grande elemento di modernità. Il governo francese sperava che il suo esperimento fosse scalabile. E infatti la legge in Italia sarà approvata nel ‘23, ma il dibattito risuonava già da qualche anno: un canto popolare del 1906 iniziava proprio con “Se otto ore vi sembran poche…” Era intonato dalle mondine nelle risaie e forse saranno state le api a portarlo alle colleghe delle fabbriche: regine dei campi e messaggere al bisogno. Ma sempre operaie. Onomastici: San Giorgio

Il 22 aprile è l’Earth Day

L’Earth Day nasce cinquantuno anni fa come reazione al disastro ambientale del 1969 sulle coste della California: in 11 giorni si riversarono in mare circa dieci milioni di litri di petrolio. La televisione portò l’incidente nelle case, mostrando per giorni migliaia di animali dolenti in un mare nero; di lì a poco, Richard Nixon dichiarerà che Santa Barbara aveva “francamente toccato la coscienza del popolo americano”. Il 22 aprile 1970, 20 milioni di persone – circa il 10% dell’allora popolazione degli USA – scesero in strada lanciando così il moderno movimento ambientalista. Sono passati forse cinquantun’anni da quel giorno e il passo della marcia è un po’ troppo lento. Come la nostra tartaruga, decisamente verde. Onomastici: San Sotero Papa

21 aprile del 753 a.C.: Natale di Roma

C’è il mito e c’è l’immaginario. Il mito deve avere i contorni un po’ sfocati, come quello della fondazione di Roma. Qualche anno fa, sul Palatino è riemerso il Lupercale, la grotta dove sarebbero stati allattati Romolo e Remo. Eppure la famosa statua non è romana: recenti analisi ci dicono che il bronzo è stato fuso nell’Alto Medioevo, i gemelli sono del Rinascimento. Poco importa, il mito si è cesellato nella memoria e ci piace andare in pellegrinaggio ai Musei Capitolini per vedere quel gruppo che, per noi, profuma sempre di antichità, nonostante il parere contrario della scienza. L’immaginario invece è quello che c’è sempre, anche se può starsene acquattato in un angolo buio. È una notte romana e un viaggiatore si muove tra le sue rovine. Va al Colosseo, dove c’è un eremita e dei mendicanti al riparo tra gli archi davanti al fuoco. Un venticello spinge il fumo sopra l’arena e il visitatore, immobile davanti all’inferriata, contempla quel prodigio. Basta un fuoco per riaccendere il travertino come duemila anni prima: in un attimo tornano i fasti, e l’immaginario. La penna è di Goethe e noi, nel ringraziarlo, gli abbiamo preparato un kit d’occasione per i suoi “appunti” di viaggio in Italia. Ps. per vedere il Colosseo con gli occhi di Goethe, fate un giro alla Galleria Borghese. Onomastici: Sant’Anselmo

Il 20 aprile 1979 il presidente americano Jimmy Carter viene attaccato da un coniglio mentre sta pescando

È primavera e, in Georgia, un presidente si gode il relax sulla sua barchetta. Mentre sta pescando, scorge un coniglietto impaurito in acqua che subito allontana con un remo. Questo pomeriggio anonimo, conquisterà però la prima pagina quando il “Washington Post” – molti mesi dopo – trasformerà il roditore in un novello Loch Ness, con il sottotesto di un vero e proprio attacco alle istituzioni. Il “killer rabbit” sfornò così una nuova immagine, quella di Presidente pavido, vestito di debolezza e di poca incisività. Gli sarà fatale, perché Ronald Reagan vincerà le elezioni di lì a poco. Abbiamo così convocato i nostri ambasciatori del saccarosio per rendergli quella giornata un tantino meno amara. Onomastici: Sant’Aniceto Papa

Il 19 aprile 1897 c’è la prima maratona di Boston

La prima maratona di Boston si svolse la stesso giorno del Patriot’s Day, primo atto della Rivoluzione Americana del 1775 (e di orgoglio tutto locale). Che non si rischi di cancellare la storia… Roberta Gibb, invece, non entrò mai in quella ufficiale della maratona perché non possedeva il tanto ambito numero sulla pettorina; nel 1966 una donna non era ritenuta “fisiologicamente idonea” a correre. Ma Roberta non demorde, si nasconde dietro un cespuglio e si tuffa nel flusso della 42 chilometri. Così, ha saputo comunque lasciare le sue impronte, non solo nel mondo dello sport. Onomastici: San Leone Papa

Il 18 aprile 1956 Grace Kelly sposa Ranieri III Principe di Monaco

Ogni città ha la sua luce e quella di Montecarlo nasce dai toni pastello dei suoi villini liberty al tramonto. Sappiamo che quel 18 aprile 1956, Grace Kelly indossava un abito di pizzo rosa cipria: un tono su tono degno di cronaca. Così, abbiamo immaginato la stessa luce riflessa in uno degli accessori preferiti dalla Principessa. In un’intervista al “Time Magazine” del 1955, Grace Kelly aveva dichiarato: “Non voglio che il mio viso sia l’unico ornamento in un film”. Chissà cosa si era messa in testa… Onomastici: San Roberto

Il 17 aprile 1964 Jerrie Mock è la prima donna a circumnavigare la terra per via aerea

Sembra che appena scesa dall’aereo – dopo 29 giorni e 23 mila miglia intorno al mondo – Jerrie Mock abbia detto al marito “ora il bucato lo fai tu”. La giovane è stata una delle prime donne a laurearsi in Ingegneria aeronautica all’Università dell’Ohio e aveva volato per 750 ore prima dell’impresa (molte insieme al marito). In “La mamma ha preso il volo” però (il cinegiornale del ’64 in cui abbiamo trovato la notizia), il lessico è tutto elettrodomestici, giardino e bucato. Fortuna che nel frattempo le donne hanno saputo volare alto. Onomastici: San Roberto

Il 16 aprile 1889 nasce Charlie Chaplin

Nel film del 1918 intitolato “A Dog’s Life”, Charlot è senza lavoro e si muove solo nella città, tentando di sbarcare il lunario in cerca di qualcosa da mangiare. Un giorno salva la vita al cane Scraps e così, per la strana coppia, l’avventura si fa doppia. Una delle scene più famose del film si svolge tra Charlot e un oste vittima delle sue ruberie di cibo. In questa muta sfida a rimetterci sarà però un gendarme, che viene colpito dal padrone di casa con uno strano vegetale bitorzoluto. È stato scritto che nei film di Chaplin i personaggi si staccano netti dalle convenzioni sociali che rimangono sullo sfondo. Così, anche il nostro ortaggio, pardon omaggio, al genio si stacca netto sul fondo, come a indicare che ci togliamo tanto di cappello! Onomastici: Santa Bernadette