Il 5 giugno è la “Giornata Mondiale dell’Ambiente”

“Il pesce non pensa, perché il pesce sa”, diceva un noto film. Accogliamo questo assist per parlare del fatto che non siamo mai abbandonati da una certa sensazione di ‘ridondanza’ nel riepilogare senso, origine e obiettivi di giornate come questa. È la loro presenza sul calendario, frequente per non dire massiccia, tuttavia, che piano piano ha aperto un varco, ha creato una nuova consapevolezza, uno spostamento collettivo del punto di vista. Abbiamo compreso che non c’è un altro pianeta, che la sostenibilità non è soltanto una bella parola, peraltro molto di moda, ma un modo d’essere che investe il comportamento di ognuno di noi e quindi di tutti. È arrivato insomma il momento di sapere, visto che per lungo tempo non abbiamo pensato. Questa è la priorità, il resto è lisca. Onomastico: San Bonifacio

Il 4 giugno è la “Giornata internazionale dei bambini innocenti vittime di aggressioni”

Il 19 agosto 1982, durante una sessione speciale dedicata ai conflitti arabo-israeliani, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dichiarò questa data come “Giornata internazionale dei bambini innocenti vittime di aggressioni”. Inutile dire che ci piacerebbe vivere in un mondo dove niente dovrebbe intaccare l’età dell’oro; prendiamo in prestito questa frase dallo scultore Medardo Rosso, che titola così una serie di opere dedicate all’infanzia. Una si trova ai Musei Vaticani e non mostra altro che il sorriso di un bambino tra le braccia della madre. Nulla di più. È in cera, un materiale che si impregna di luce e si modella di conseguenza. Qualcosa in più, effettivamente c’è: perché la luce può essere carezzevole, ma se arriva violenta, ecco quel sorriso, e con lui la scultura, mutare totalmente di significato. Basta un attimo per spegnere l’età dell’oro, a ogni latitudine. Onomastico: San Quirino Martire

Il 3 giugno 1968 Valerie Solanas spara ad Andy Warhol 

Ci sono momenti nella vita che sono una cerniera tra un prima e un dopo. Uno di questi, ad esempio, può essere una banana sulla copertina di un album. Ma al tempo (1967) i Velvet Underground & Nico erano praticamente sconosciuti: ci stupisce quindi un po’ meno notare che, su quella cover, c’era solo la firma del loro produttore, Andy Warhol. Nell’apertura, la zip può incontrare quel lembo di stoffa che la fa inceppare: il packaging dell’album era divertente (infatti la banana poteva essere letteralmente sbucciata), ma ardimentoso; quanto alle orecchie del pubblico, immature. Per il successo, e il riconoscimento, dovremo attendere qualche anno. Ci sono altre volte in cui la zip va giù talmente veloce che il cursore esce dal fermo. Ed è impossibile ricucire. È quello che è successo quel 3 giugno 1968, quando la scrittrice Valerie Solanas irrompe nello studio di Andy Warhol, lasciandogli un souvenir al piombo nello stomaco; si salverà grazie a un’operazione di 5 ore. A morire, però, sarà un certo modo di esprimersi della sua arte. Il tema della morte diventerà tabù (eppure aveva fatto così bene con la serie dei “dead and disaster”) e Warhol – nonostante di lì in poi sarà costretto a indossare un corsetto –  entrerà in una zona di comfort abitata solo da ritratti di celebrità e altri affacci poco rischiosi. Onomastico: Santa Clotilde

2 giugno: Festa della Repubblica

“Però, vedete, la Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta: la lascio cadere e non si muove. Perché si muova, bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile”. Piero Calamandrei, Rettore dell’Università di Firenze e membro dell’Assemblea Costituente, legge queste parole a un gruppo di studenti nel 1955. Al tempo, la Costituzione aveva solo 7 anni e andava più che mai ‘messa in moto’. Usando dei cortocircuiti, abbiamo immaginato le Frecce Tricolori come una sonda spaziale: in fondo, con la Costituzione, non si è trattato di affrontare una notte stellata per trovare, al mattino, un nuovo pianeta tutto da colonizzare? Dall’‘aspera, ad astra’ di combustibile ce ne è voluto tanto. E ce ne vorrà sempre e ancora. Buona festa della Repubblica Onomastici: Santi Marcellino e Pietro

Il 1 giugno 1926 nasce Marilyn Monroe

Nel 1949, Marilyn Monroe ha 23 anni e il fotografo André de Dienes è con lei sulla battigia di Tobey Beach: lei armeggia un ombrellino a pois tra gli schizzi del mare e, disinvolta, ammicca all’obbiettivo. La giovane si era appena spogliata del nome di battesimo Norma Jane. Ma per varcare la soglia del tempio del cinema, la metamorfosi doveva essere più sottile (e più studiata). Aiutata dai suoi agenti, lavora su tre aspetti: il make-up, l’abbigliamento e l’atteggiamento. I capelli diventano color platino e raggiungono la nota lunghezza fissa (nel servizio di De Dienes, invece, sono ancora più lunghi e color miele). Il viso acquisirà il tono eterno di porcellana: è la tavolozza perfetta per far risaltare le labbra, spesso rosse, il neo e le ciglia finte. Cosa impariamo da questa storia? Che dietro un’identità di successo c’è sempre una miscela magica di struttura fisica e comportamento. E il trucco, se ben studiato, valorizza il tutto! Onomastico: San Giustino

Il 31 maggio 1859 il Big Ben batte il suo primo rintocco

Cos’è il grigio? Un colore senza colore che è riuscito ad ammantare Londra e la sua storia; e non stiamo parlando dell’Earl Grey. È quello, ad esempio, che esce dalla pipa di Sherlock Holmes nelle sue notti di Baker Street. Oppure l’altro, tristissimo, del “Grande Smog” del 1952: il peggior evento d’inquinamento atmosferico che il Regno Unito abbia mai conosciuto. Lo stesso Jack lo Squartatore, del resto, era solito compiere i suoi misfatti a lume di nebbia. E non dobbiamo aggiungere molto altro sull’argomento dopo aver visto il Tamigi e la Torre dell’Orologio attraverso il pennello di Monet; eppure, voleva solo cogliere una giornata di primavera… Dopo qualche decennio, il suo collega Robert Rauschenberg ci ha lasciato una definizione che calza proprio a pennello: chiama ‘colori banali’ tutti quelli che non spiccano per nessun tono particolare, o che non notiamo. Però, è sicuro che il Big Ben abbia colorato almeno un ricordo della nostra esistenza: e siamo convinti che sia stato tutto, tranne che banale. Onomastico: San Felice Da Nicosia

Il 30 maggio 2011 viene trasmessa per la prima volta la serie tv “Hallo Robbie!” dedicata a un leone marino

Se paragonato al leone ‘canonico’, quello marino – più che una variante sul tema –  sembra un suo risvolto freak: se il primo è fiero, il secondo annaspa sugli scogli. Anche l’araldica sembra confermarlo: il leone è la figura più diffusa tra i drappi nobiliari di mezza Europa, con una varietà di apposizioni e pose a dir poco ‘elefantiaca’ (siamo pur sempre in tema mammiferi): rampante, rivoltato, seduto… Sullo stemma di Venezia è alato e diademato di aureola (dovere di cronaca). Quanto all’otaria, l’unica sua traccia che abbiamo trovato nella storia ha il sapore del fallimento: si tratta dell’operazione “Leone Marino”, con cui Hitler sperava di invadere l’Inghilterra. Ma annasperà anche lei, tra gli aerei della Royal Air Force che fecero passar la voglia di qualsiasi avanzata via terra… Eppure, il musetto simpatico di questo mammifero sarà pur meritevole di una qualche forma di riscatto. Ormai l’avrete capito, la serie tv era solo che un pretesto. Ma niente scudi e ori: il nostro stemma araldico di cartone potrebbe esser quello perfetto, semmai, per l’Armata Brancaleone. Onomastico: Santa Giovanna D’Arco

Il 29 maggio 1935 entra in servizio il “Normandie”

Il tintinnio dei bicchieri di champagne, i camerieri in alta livrea, l’odore di fumo e lo squittio delle chiacchiere, sotto il rombo rassicurante dei camini. Così, il 29 maggio 1935, il “Normandie” parte dal porto di Le Havre alla volta di New York: qui c’era una folla enorme a salutare la muscolosa balenottera, mentre entrava nel molo 88. La nave non era solo la più grande mai costruita, ma era soprattutto un museo Art Déco sulle onde. Del resto, la Francia era la patria di un certo Guimard, quel signore che aveva capito che anche le banchine del metrò dovevano meritarsi un tocco di grazia. E con il Normandie, la esportarono oltreoceano. Questo è solo l’inizio del viaggio che, come ogni itinerario che si rispetti, sarà pieno di appunti, ricordi, visioni. Non a caso, qui c’è un taccuino (ispirato alle celebri affiches di Cassandre) “formato-Normandie” pronto per essere usato. Onomastico: San Paolo VI, Papa

Il 28 maggio 1961 c’è l’ultimo giro della tratta Parigi-Bucharest dell’“Orient-Express”

La penna di Agatha Christie ci ha insegnato che sui vagoni dell’“Orient Express” anche la morte poteva farsi bella. Non abbiamo dubbi: drappeggi di velluto in ogni dove, tappeti orientali e l’odore rassicurante del mogano nelle finiture; il tutto condito dalla cucina gourmet. La porta sui due continenti era un luogo dove l’afrodisiaco era nell’aria e la promiscuità, quindi, di casa. I proprietari ne erano coscienti e ci giocavano un po’ su: una pubblicità del 1896 mostra prelati, militari e signorine insonni al centro di una sensuale commedia buffa (con la complicità del macchinista). Insomma, l’Orient Express ha accorciato le distanze con l’Est. Ma a quanto pare i suoi spazi, necessariamente stretti, hanno fatto la loro parte nello stimolare la fantasia di chi vi era a bordo. Se la pubblicità in fondo in fondo non mente mai, quello che è successo in quelle notti d’oriente sarà stato qualcosa decisamente “fuori misura”… Onomastico: San Germano

Il 27 maggio 1930 è inaugurato il “Chrysler Building”

Al tempo della sua costruzione, il “Chrysler Building” era in competizione con l’edificio della “Manhattan Bank” che stava cominciando a grattare le nuvole solo 4 miglia più in là: gli operai si scrutavano dai ponteggi, osservando ognuno i progressi della squadra avversaria. Alla fine, la spuntò il primo con un colpo di coda, anzi, di cupola. La famosa cuspide d’acciaio fu costruita in segreto dentro l’edificio e poi assemblata, sembra, in soli 90 minuti. Un vero abbaglio per i colleghi dell’altra sponda: che abbiamo cercato di rendere con delle matite, vestite d’argento per l’occasione. Onomastico: Sant’Agostino, Arcivescovo di Canterbury