27 agosto: ultime serate per aperitivi d’estate 

“Ora, per mia fortuna, va di moda fare finta di intendersi di vino, così tu vedessi quanti ragazzotti entrano nel dopocena, prendono la lista dei vini e poi ti chiamano “Mi berrei volentieri un…” e magari ti scambiano il nome della fattoria con quello del vino, oppure vogliono un Chianti dell’ottantasette che se uno se ne intendesse un minimo saprebbe che un Chianti dell’ottantasette al massimo lo puoi usare come combustibile (…). Il difficile è dargli ragione senza ridere” (da “La briscola in cinque” di Marco Malvaldi).

Abbiamo mai provato a pensare all’ora dell’aperitivo dal punto di vista di chi è dall’altra parte del bancone? In questi momenti, il vero spettacolo siamo noi; peccato però che ristoratori e barman non hanno acquistato nessun biglietto in prima fila. Mentre affettano l’arancia del nostro spritz, devono starsene inchiodati lì, ad ascoltare le castronerie alcoliche che scioriniamo tra la brezza delle 19.

Caro barman, purtroppo la tua bicicletta siamo noi e non ti resta che pedalare di pazienza almeno finché il freddo sarà alle porte. Coraggio.

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Santa Monica