23 maggio 1992: in un attentato di mafia muoiono il giudice Falcone, sua moglie e gli agenti di scorta

Sono passati ventinove anni da quel sabato pomeriggio, ma nella memoria di tutti noi la ferita non si è mai rimarginata.

A un mese dall’attentato, i tre principali sindacati italiani indicono una manifestazione nazionale a Palermo per dimostrare la volontà del popolo italiano di costituirsi “parte civile” contro la mafia.

Da qui la nostra idea di un manifesto che, lontano dalla retorica, fosse in grado di esprimere il dolore di uno strappo, di una ferita inflitta, appunto, al cuore dello Stato. E abbiamo tradotto quei sentimenti ricostruendo con delle rose rosse, che attraversano due squarci sulla carta, una toccante bandiera italiana. Un omaggio sentito e sincero a quelle vite spezzate.

Dal 2000, questa immagine è stata adottata dall’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) come icona-simbolo per ricordare il sacrificio di tutti i giudici caduti nella guerra contro le mafie e contro il terrorismo.

Onomastico:
San Giovanni Battista de Rossi