Ci sono dei contenuti che devono vagare un po’ prima di trovare la loro “forma” gemella; ed è il caso di questa storia. Sappiamo che la festa di “All Hallows Eve” affonda le radici nel paganesimo Celtico: in questa notte le anime dei defunti avevano un permesso speciale per la ZTL del mondo dei vivi. Più tardi, arriva la leggenda di Stingy Jack, l’uomo che non si limitò a un patto con il diavolo, lo mise proprio nel sacco. Facendosi beffe del bene e del male, venne diligentemente messo alla porta, sia dell’Inferno che del Paradiso. Così, in Irlanda, si cominciarono a scolpire piccole facce diaboliche sulle rape, per tentare di tenere un po’ a bada quest’anima inquieta. Ma se da un ravanello non è mai nato un mito, forse ci sarà un motivo…
Molti secoli dopo, quando gli Irlandesi emigrarono negli Stati Uniti d’America, vi trovarono anche la zucca locale, che era molto più spumeggiante e paffuta di quella europea. Il fantasma di Jack aveva trovato la sua anima gemella e sarà un matrimonio mistico, perché la Jack-o’-lantern diventerà il simbolo indiscusso di Halloween.
A volte, le forme migliori nascono da una buona dose di sale in zucca, ma questa storia ci dà ragguagli importanti per non sottovalutare mai gli incontri di fortuna. E il marketing ringrazia, con tanto di cappello.