Kairos era la divinità greca del “momento opportuno” e quando Carlo Pedersoli entra nel mondo del cinema, aveva già attraversato più di qualche fase ‘opportunamente’ vissuta: campione dei 100 stile libero, studente di Chimica e Giurisprudenza, carpentiere in Brasile e meccanico in Venezuela. Torna a Roma all’inizio degli anni ’60 e sposa la figlia di un produttore cinematografico, cominciando a familiarizzare con quel mondo. Al tempo, gli spaghetti western erano già diventati un genere che fruttava propaggini e derivati. Succede che, per uno di questi film, c’era bisogno di un uomo che fosse di stazza e di barba: Carlo Pedersoli rispondeva perfettamente all’identikit. Così, il nostro si butta nella mischia con il nome di Bud Spencer, rinunciando anche al volto glabro (non voleva essere troppo identificato); credeva di poter tornare indietro appena avrebbe potuto, invece “Dio Perdona… io no” (1967) sarà solo il primo di una trentina di film di sonori pugni, schiaffi e risate.
Questo è un nostro piccolo omaggio alla memoria del grande Bud Spencer, che abbiamo voluto immaginare con una vocazione da pugilatore sin dall’infanzia.
Onomastico:
Sant’Alfonso Rodriguez