Come forse saprete, le api sono il simbolo di Inarea: le abbiamo scelte perché sono il braccio destro dei fiori e così lavorano alla creazione di originali.
Nel suo ultimo libro “Pensieri di una mosca con la testa storta”, il neuroscienziato Giorgio Vallortigara ci racconta che un’ape sa distinguere un Monet da un Picasso: una cosa enorme per un piccolo carico neuronale come il suo, l’ultima delle tante mirabilia a cui ci hanno abituati questi animali.
Così, nella loro giornata, anche noi ci mettiamo in coda in questa sfida all’ultima connoisseurship. Dopo un Monet e un Picasso, come non riconoscere un originale Inarea? Se siamo fortunati, dovrebbe trattarsi di una questione “lampo”.
Onomastico:
San Bernardino da Siena