Karl Jatho è un personaggio che sembra esser stato dimenticato persino dall’Enciclopedia Britannica. Su di lui, il web procede a balzi, come del resto erano i suoi tentativi di volo: una manciata di secondi a pochi piedi da terra. Cosa di cui era tutto, tranne che soddisfatto.
Ma personaggi come lui non sono certo secondari, perché sono l’humus da cui nascono i grandi, o le grandi scoperte. Hegel – suo connazionale – li definirebbe forse comparse inconsapevoli dell’“astuzia della Ragione”, quell’ingrediente segreto che permette al mondo di rinnovarsi, sempre.
E ci piace pensare che sia andata proprio così, tra l’ingegnere tedesco e i fratelli Wright: una staffetta ai due angoli del mondo manovrata da chissà cosa. Non a caso, le cuffiette hanno fatto un’incursione dal futuro per facilitare l’impresa, dispensando piccoli suggerimenti di volo: il progresso, e il Novecento, non potevano certo attendere.
Onomastico:
Sant’Elena