Se in inglese ci rivolgiamo a qualcuno urlando “Fiddlesticks!” gli comunichiamo che sta dicendo una fesseria. Ma al singolare la stessa parola indica invece l’archetto del violino: sarà pure un accessorio, ma è fondamentale affinché lo strumento suoni.
Era un po’ il rapporto che legava Ub Iwerks, il creatore di questo cartone animato, a Walt Disney. I due si conobbero da ragazzi, quando aprirono il primo studio a Kansas City; poi, tentarono la fortuna a Hollywood. Erano perfettamente complementari, come lo sono l’archetto e il violino: Iwerks aveva una fantasia che sapeva combinare con la tecnica a disposizione. Walt Disney era mirabolante come visionario, ma anche come venditore. Si lasceranno di lì a poco, per poi riprendersi negli anni.
“Fiddlesticks” è importante perché il suo co-protagonista (insieme a Flip the Frog), è un certo Mickey Mouse (anche se di aspetto ancora neandertaliano): anche il design del topo, infatti, è stato un lavoro a quattro mani. Del resto, quante ne riuscite a contare dietro le fattezze/guanto di questa rana?
Onomastico:
San Rocco