Il 10 luglio del 1900, nella II Olimpiade di Parigi, Ray Ewry vince 3 ori olimpici nello stesso giorno nei salti da fermo 

Gli anfibi hanno una strana attrazione verso l’acqua: riescono a vivere anche al di fuori da essa, ma sanno sempre quando è il momento di tornare alla palude.

Così, nel 1897, Ray Ewry, la “rana umana”, evidentemente aveva capito che c’era qualcosa che, dall’Indiana, lo stava spingendo fino a New York per impiegarsi come ingegnere idraulico. Solo lì scoprirà l’esistenza di un gruppo che si stava allenando per quei nuovi Giochi Olimpici che erano stati disputati ad Atene l’anno prima.

A Parigi, nel 1900, vincerà tre medaglie per i salti da fermo. Era un’eccellenza nella sua disciplina, perché la lunga riabilitazione che aveva dovuto affrontare da ragazzo a causa della poliomielite, lo aveva ricompensato con una straordinaria (e specifica) forza muscolare.

Vinse ancora, fino al 1908. Poi tornò tranquillamente a lavorare come ingegnere. Se nel conteggio delle sue vittorie si fossero considerate anche quelle ottenute alle Olimpiadi intermedie del 1906 (poi declassate come non ufficiali), sarebbe stato il secondo atleta a vincere più medaglie al mondo dopo Michael Phelps.

Ecco allora il nostro trofeo prendere forma per restituire il giusto metro al merito sportivo.

Onomastici
Sante Rufina e Seconda