Per il suo film Fritz Lang impiegò 25 mila uomini, 11 mila donne e 250 bambini: un vero e proprio esercito con cui è riuscito a rendere l’idea del popolamento urbano e il suo contrasto tra sobborghi claustrofobici e piani alti ariosi. Immagini che ritroviamo quasi un secolo dopo in Parasite, il film di Bong Joon-ho ambientato in Corea e vincitore della Palma d’Oro a Cannes nel 2019.
Se c’è una pellicola capace di trasmettere la vertigine della città, questa è sicuramente Metropolis. Ciò che rimane impresso dei suoi 155 minuti (più di due ore e trenta), è quel saliscendi di uomini in distanze abissali tra piani e livelli sociali. Ci sono fabbriche che salgono come cattedrali gotiche e onde che le fanno sprofondare.
I nostri strumenti sono certo più umili di quelli di un set cinematografico. Ma non ci abbattiamo: per simulare lo skyline di una grande metropoli contemporanea, un po’ di righe e qualche righello è tutto quello che ci serve.
Onomastici: Sant’Agatone Papa, San Milziade Papa, Beato Gregorio X Papa
Calendarea 2005, Inarea square (San Paolo)