Monica Solimeno. Riflessioni e backstage del Calendario Inarea
Con un linguaggio poetico e ironico il Calendario Inarea da oltre trent’anni rintraccia i temi della nostra attualità come l’attenzione alla sostenibilità e interpreta attitudini del nostro quotidiano, come la relazione con gli animali domestici o i ferri del mestiere in contrasto con l’inarrestabile smaterializzazione digitale. Eppure, pur nella sua capacità di essere sintesi e leggerezza di pensiero, il Calendario ha un consuntivo di preparazione piuttosto pesante: ciascuno prevede circa settanta schizzi preparatori, una trentina di disegni semi-definitivi con indicazioni dei materiali da usare, oltre venti mock-up da fotografare, altrettanti scatti fotografici con post produzione (scontorno, foto-ritocco, due o tre proposte di impaginazione e prove stampa), il confezionamento e la spedizione. Si inizia a pensare al tema all’inizio dell’anno per l’uscita alla fine dello stesso; è coinvolto un team di “fedelissimi”, una decina di designer, sempre gli stessi, perché è difficile entrare nella complessità di questo progetto. Se nel 1991 il primo Calendario veniva inviato a circa 1500 persone, il numero dei venticinque anni (2016) è stato spedito a sedicimila indirizzi nel mondo. Ironia e sorpresa: gli ingredienti segreti del Calendario Il Calendario persegue un’irrinunciabile qualità a cui partecipano anche il formato (48,5×34 cm), il fondo bianco e la stampa tipografica. “L’elemento sorpresa è il suo elemento principale”, precisa Monica Solimeno, Project director in Inarea che da oltre quindici anni segue questo progetto. “L’effetto inaspettato è dato dal gioco semiotico e dalla decontestualizzazione di materiali del quotidiano nella creazione dei soggetti. Le figure nascono dalla corrispondenza formale con questi materiali o da una composizione di più elementi. Più è essenziale la forma, più è efficace il risultato. Questo codice linguistico nasce dalla sistematizzazione di un modo di comunicare, visibile già negli anni Ottanta, che consiste nell’organizzazione di immagini attraverso l’astrazione di ready made. Il Calendario esprime capacità di sintesi, essenzialità e cura del dettaglio che è il DNA stesso di Inarea e del suo modo interdisciplinare di lavorare (definito design plurale). Ad esempio, pur nella differente resa visiva, la forma essenziale del tulipano nel logo di Sara Assicurazioni rappresenta un simile uso sia della metafora sia dell’astrazione del segno, nonché un analogo superamento del linguaggio comune di quell’ambito”. Come può trasformarsi il progetto del Calendario? Tenendo in considerazione che in oltre trent’anni il Calendario Inarea ha alimentato un’ampia fetta di sostenitori, è possibile rileggere questo progetto con strumenti nuovi senza tradirne l’identità? Se i mock-up sono tutt’ora realizzati a mano, può l’intelligenza artificiale sopperire in questa fase o facilitare quella del layout ideativo? “Qualche anno fa”, continua Solimeno, “si è provato a realizzare oggetti come tazze o tovagliette con alcuni dei soggetti dei calendari, ma quest’ultimi vivono su fondo bianco, su una carta di alta qualità e su stampa tipografica di alto livello. Trasferirli su sopporti di plastica non ha avuto la medesima resa. L’unica declinazione al di fuori del Calendario sono stati i quaderni e le shopping bag, in cui è stato possibile mantenere la qualità proprio perché in carta. Recentemente si è realizzata un’app che mostra tutto il lavoro dei 34 anni. Al momento è una repository di immagini ma ha la potenzialità di creare un’interazione coinvolgente con gli utenti, creando una dimensione reciproca e biunivoca non possibile su carta, così da parlare anche a una generazione più giovane e legata ai device. Più di tre decenni di lavorazione del Calendario hanno prodotto un patrimonio di centinaia di immagini d’archivio tra schizzi, soggetti scartati, work in progress dei mock-up e fotografie analogiche e digitali. Un capitale dal grande potenziale creativo del quale è possibile mantenere l’ironia di fondo per un gioco senza età”. Ancora una volta, è già tutto a disposizione per nuove associazioni e interazioni. SCOPRI I CALENDARI DI INAREA