Il 2 settembre 1931 c’è il debutto radio da solista di Bing Crosby

Mancano 114 giorni a Natale. E questo non per dirvi di aspettarvi di vedere i panettoni spuntare, come funghi, tra i meloni (cosa peraltro plausibile, il marketing natalizio, ormai, è più in anticipo dei treni giapponesi). Oggi come novanta anni fa, Bing Crosby faceva il suo debutto alla radio. La stessa persona che, nel 1942, sfornerà “White Christmas” che, con i suoi 50 milioni di copie, è ancora il singolo più venduto nel mondo, parola di Guinness World Record. Insomma, il tormentone estivo è ancora spiaggiato nelle nostre orecchie e qui si sta già imbastendo la playlist natalizia. Va bene l’anticipo, ma qui si stanno tirando le fila un po’ troppo velocemente… Onomastico: San Zenone

Il 1 settembre 1923 nasce Rocky Marciano

Genitori italiani emigranti e un talento per il pugilato scoperto durante una rissa, per caso. Rocco Marcheggiano, in realtà, sognava di diventare una stella del baseball, ma il tiro destro non era abbastanza. Così, mentre prestava servizio nell’esercito durante la Seconda Guerra Mondiale, capì qual era la sua attitudine vincente. Cessate le armi, dal ’52 al ’56 “the Brockton Blockbuster” sarà il campione mondiale dei pesi massimi, vincendo 49 incontri consecutivi, 43 dei quali per ko. Si ritirerà dalla boxe a 33 anni, quando capisce di aver dato tutto. Muhammad Ali visualizzava la sua tecnica con questa immagine: “fluttuare come una farfalla, pungere come un’ape”. Per Rocky Marciano, ci sembra funzionare meglio lo scorpione. Il suo destro non era solo un artiglio micidiale, ma anche un terrificante (pare) colpo di coda. Onomastico: Sant’Egidio

31 agosto: Caraibi & Calypso

Immaginiamo una steel band intonare una musica condita da fiati e maracas, come può essere “Banana Boat Song” di Harry Belafonte. Ora, ci mettiamo vicino anche un cocktail, magari un Manhattan pizzicato d’angostura. Siamo ai Caraibi, a Trinidad e Tobago, le isole che hanno dato i natali a questi ingredienti che abbiamo citato: la musica calypso e l’amaro Angostura. Proprio oggi, il 31 agosto del 1962, per Trinidad e Tobago iniziava la libertà dopo quasi mezzo millennio di dominazioni straniere (pare siano state scoperte da Cristoforo Colombo e l’ultima è stata quella della Gran Bretagna). Al contrario, in queste ore, è la nostra libertà ‘vacanziera’ ad avere i minuti contati (se non è già successo). Fine dell’estate, tempo di rimettere tutto in borsa. Basteranno un po’ di Antille a ripescare i sapori di qualche settimana fa? Onomastici: Santi Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo

Il 30 agosto 1958 nasce Anna Politkovskaja, giornalista russa

La vita di Anna Politkovskaja inizia a New York il 30 agosto 1958, quando viene alla luce da una coppia di diplomatici russi; si fermerà a Mosca, in una giornata di ottobre del 2006. Nel mezzo, molti reportage e, soprattutto, tanta umanità: questo è il tocco con cui Anna si accostava alle circostanze drammatiche, come quelle della guerra in Cecenia, riportate sempre con puntualità sulla “Novaja Gazeta”. La conferma di questo approccio empatico arriva quando, nel 2002 e poi nel 2004, è chiamata dai terroristi ceceni a mediare con il governo russo, prima durante l’occupazione del teatro Dubrovka e, poi, della scuola di Beslan. Niente sarà a lieto fine, ma questa è un’altra storia. Dal 2009, a Ferrara, “Internazionale” organizza un premio giornalistico in memoria di Anna Politkovskaja. Cade spesso in una giornata di ottobre, come quella lì del 2006 che l’ha vista andare via. Siamo nella città delle biciclette e la metafora per i candidati al premio è chiara: ogni successo è frutto di una dura pedalata, spesso in solitaria. Onomastico: San Pammachio

Il 29 agosto 1958 nasce Michael Jackson

Se andate su Google Patents, troverete un brevetto così denominato: “Metodo e mezzi per creare l’illusione gravitazionale”. È stato depositato il 26 ottobre 1993 da Michael J. Jackson e da due designer. Contiene un accuratissimo libretto di istruzioni e una serie di schizzi per… ballare. Tutti ricorderemo, infatti, le performance  di “Thriller” e di “Smooth Criminal”: ma se nelle scene girate quelle mosse contro il centro di gravità erano state assicurate da fili invisibili, la stessa cosa non era possibile fare nei live. Così, “The King of Pop” si inventò un mocassino votato al progresso della performance. Il segreto era tutto nel tacco, che aveva un cuneo che gli permetteva di scorrere fino al momento in cui si ancorava a un perno sul pavimento: bastava un clic ed ecco quella memorabile – quanto innaturale – spinta in avanti. Qualcuno ha parlato di tallone d’Achille? Onomastico: Santa Sabina

Il 28 agosto 1903 viene fondata la Harley-Davidson

Prendi il telaio di una bicicletta e ‘appendici’ sopra tutto quello che serve per sognare la velocità. È un po’ quello che sperimentarono, nel 1903, William Silvester Harley e Arthur Davidson in un garage a Milwaukee: nacque così la bici da corsa. Stante questi inizi ‘esili’, la Harley-Davidson, negli anni, ha convinto tutti sul fatto di essere un greve personaggio da strada (e questo, si badi, vale solo per la conformazione del telaio e di tutte quelle sue intestinali componenti). La prima a fidarsi della sua robustezza, è stata la polizia americana che l’ha adottata, come mezzo ufficiale, sin dal 1907. A più di un secolo dalla fondazione, un esemplare è uscito (più o meno indenne) dal maremoto che ha colpito il Giappone l’11 marzo 2011: scaraventata in acqua dallo tsunami, la moto ha attraversato il Pacifico per approdare in Canada l’anno dopo. È malmessa, ma ancora in piedi, ed è diventata un pezzo da museo. L’Harley-Davidson può avere un aspetto minaccioso che, come ci dimostra questa storia, è insieme stile e (profondo) uso. Non sta bene a tutti, e non tutti sono in grado di guidarla. È come un abito sartoriale: bisogna saperlo portare. Onomastico: Sant’Agostino

27 agosto: ultime serate per aperitivi d’estate 

“Ora, per mia fortuna, va di moda fare finta di intendersi di vino, così tu vedessi quanti ragazzotti entrano nel dopocena, prendono la lista dei vini e poi ti chiamano “Mi berrei volentieri un…” e magari ti scambiano il nome della fattoria con quello del vino, oppure vogliono un Chianti dell’ottantasette che se uno se ne intendesse un minimo saprebbe che un Chianti dell’ottantasette al massimo lo puoi usare come combustibile (…). Il difficile è dargli ragione senza ridere” (da “La briscola in cinque” di Marco Malvaldi). Abbiamo mai provato a pensare all’ora dell’aperitivo dal punto di vista di chi è dall’altra parte del bancone? In questi momenti, il vero spettacolo siamo noi; peccato però che ristoratori e barman non hanno acquistato nessun biglietto in prima fila. Mentre affettano l’arancia del nostro spritz, devono starsene inchiodati lì, ad ascoltare le castronerie alcoliche che scioriniamo tra la brezza delle 19. Caro barman, purtroppo la tua bicicletta siamo noi e non ti resta che pedalare di pazienza almeno finché il freddo sarà alle porte. Coraggio. Onomastico: Santa Monica

Il 26 agosto 1910 nasce Madre Teresa di Calcutta 

Ci sono poche persone capaci di trasformare una geografia in un destino e Madre Teresa di Calcutta è una di queste. Siamo in India, nel 1946: anche se l’indipendenza dalla Gran Bretagna sarebbe arrivata l’anno dopo, il clima era tutto, tranne che di festa. E questo a causa dei conflitti tra hindu e musulmani. A quel tempo, Madre Teresa dirigeva la scuola di St. Mary di Calcutta, ma aveva la sensazione di assistere a quel furore nero ancora troppo dall’esterno. Il 10 settembre di quell’anno, su un treno per Darjeeling, arriva quella che lei stessa definirà la “chiamata nella chiamata”. Decide così di abbandonare una vita che sentiva essere ancora ai margini della povertà. Da allora in poi, vivendola dal profondo, Calcutta diventerà il suo destino e la “Casa Madre” l’indirizzo perpetuo di molti, nel mondo. Una delle frasi più belle che ci ha lasciato parla proprio di figli, che paragona a degli aquiloni. “Insegnerai loro a volare, ma non voleranno il tuo volo”. Onomastico: San Massimiliano

Il 25 agosto 1930 nasce Sean Connery 

Il Vodka Martini di James Bond doveva essere rigorosamente “agitato, non mescolato” e anche la foggia del bicchiere non ammetteva strappi alla regola. Tuttavia, c’è stato qualcosa che Sean Connery, a un certo punto della sua carriera, ha tentato effettivamente di strapparsi via: stiamo parlando del toupée e della divisa da 007. Dopo il successo di Dr. No. (1962) e degli altri Bond, l’ex ragazzo della bassa Edimburgo temeva un’identificazione tout court. Così, da “Marnie” di Hitchcock in poi, lo vediamo vestire anche altri panni. Dopo alcuni tentennamenti, nel 1976 eccolo in un Robin Hood, calvo e saggio. E ne “Il nome della Rosa” non c’è più bisogno di espedienti: il cappuccio monacale faceva la sua parte nel far emergere lo sguardo da detective magnetico. Sean Connery era un ambasciatore dell’indipendenza della Scozia e chissà se gradiva il fatto di esser identificato con un alcolico che non fosse il whisky delle sue Highlands. Per questo, il nostro cocktail non se la sente di adeguarsi a quel canone cinematografico; al limite, può evocare ciò che l’attore sorseggiava nel suo buen retiro alle Bahamas, dove ha trascorso i suoi ultimi anni. Ma ciò non toglie che sia ugualmente ‘agitato’. Onomastico: San Ludovico

Il 24 agosto 1853 vengono preparate per la prima volta le patatine fritte 

Siamo a New York il 24 agosto 1853 e al ristorante Moon’s Lake House c’è un cliente decisamente pretenzioso: il taglio delle patate non era mai perfetto e venivano continuamente rispedite al mittente. George Crum, il cuoco, era così esasperato che alla fine le tagliò sottilissime, impossibili da mangiare a meno di usare le mani. Credeva di aver fatto uno sgambetto da tavola, invece quel cliente apprezzò parecchio. Così nascono le chips, ma questo solo per la leggenda numero uno. La sorella di George Crum, infatti, a un certo punto alza il dito rivendicando il brevetto: nella sua genesi, all’origine di questa ricetta c’è una scheggia di patata caduta (inavvertitamente) nell’olio bollente. Una saga familiare a colpi di pelapatate, dove la poltrona di “Masterchef” sarà stata divisa per due. È certo, però, che nessuno dei fratelli era lì a scaldare la sedia. Onomastico: San Bartolomeo