Una fuga romantica dalla Brexit. Un articolo apparso sul Times la scorsa settimana parla di un accordo tra Italia e Regno Unito per un visto speciale: i cittadini inglesi freelance potranno lavorare un anno nello Stivale. Ma non sono solo i veti doganali ad accomunare questo Grand Tour del terzo millennio a quello del Settecento, c’è anche un certo driver sentimentale: una fuga dal cloudy grey alla volta del sole, col favore tutto contemporaneo del cloud.
Il quotidiano britannico promette uno «slice of la dolce vita»: ecco, non si esce proprio da un certo brand italiano. Fortuna che ci pensa la storia a spargere i pollini. Nell’800, Mary Shelley ci ha lasciato un taccuino del suo viaggio in Italia che sta proprio stretto nel formato cartolina: parla di Carboneria (non carbonara), dei moti e della cultura italiana che fiorì – clandestina – sotto l’aquila dello stemma d’Austria.
Per cui, cari nomadi inglesi, vi aspettiamo per raccontarci qualcosa di noi che ancora non sappiamo. Ovviamente, il giro in Vespa e una sosta sotto un campanile per un «m’ama non m’ama» lo offriremo noi: non tutto ciò che è “branded” è appassito.