Quando si scrive “Natale” al posto di “nascere” vuol dire che, quello in questione, è un evento epocale; e quello di Google non smentisce il senso che si dà a questa parola. Il 27 settembre 1998 Sergey Brin e Larry Page, studenti a Stanford, pubblicano un paper che presentava alla comunità accademica un nuovo prototipo di motore di ricerca. L’idea era farlo circolare un po’, forse venderlo, e poi rimettersi a studiare. Al tempo, i motori di ricerca esistevano già (il più noto era Excite), ma avevano un difetto: la ricerca restituiva tanti risultati, ma tutti alla rinfusa. Così, i due studenti decisero di risalire al bandolo della matassa creando un archivio di link che calamitassero tutti verso l’esatto termine cercato in quel momento: la parola magica era pertinenza. Oggi l’azienda vale 1000 miliardi di dollari.
Da quel Natale, molto è cambiato e Google sembra farci ogni giorno tanti regali: con le email, il traffico, i ristoranti, i Doodle ballerini. È diventato, insomma, una sorta di “albero della vita” a cui sono legate molte delle nostre azioni con delle graffette invisibili. È l’internet, bellezza…
Onomastico:
San Vincenzo de’ Paoli