Il 15 settembre 1835 Charles Darwin approda alle isole Galápagos

Peccato che non aveva una telecamera in mano; se così fosse stato, avremmo ricordato Darwin come il maestro del fantascientifico, per il suo reportage dalle Galápagos.

Immaginiamo questo 22enne che sbarca in uno scenario tutto lava e lapilli, abitato da iguane e tartarughe che lo fissavano con occhi atavici. Le prime erano così numerose che il giovane ebbe difficoltà a piantare la tenda. Le seconde, invece, sguazzavano nel loro tedio: non deve essere certo facile sostenere un’aspettativa di vita di 150 anni.

Nel suo diario, Darwin descrive queste isole come un “satellite connesso al continente” e non avrebbe potuto fare diversamente. La parola ‘science fiction’, infatti, non era ancora a disposizione del suo vocabolario (lo sarà solo dal 1929). Ci abbiamo pensato noi: una tartaruga così evoluta è capace di fare de “L’origine delle specie” (1859) un trattato di pura fantascienza. E se dovessimo incappare nel rifiuto del buon vecchio Charles, niente paura, la regaleremo a Kubrick: maestro del distopico (e di arance).

Onomastico:
San Nicomede