A Pompei c’è una mostra che vuole provare come l’“amatoria”, nell’idea di “ars”, possa esser vissuta con naturalezza e come tale va mostrata (ad adulti e bambini); l’“hard”, semmai, è un fatto di costumi che cambiano. E servono lenti adatte per guardare… Così, “Arte e sensualità nelle case di Pompei” libera scene che suscitarono l’imbarazzo degli archeologici sin dalla scoperta degli scavi; vennero stipate nei depositi e lì rimasero, più o meno fino ad oggi. La mostra, aperta fino a gennaio 2023, racconta come i nostri avi tutto avevano, tranne l’impaccio: gli incontri amorosi di dèi e centauri non erano solo una narrazione per le alcove, ma circumnavigavano il daily life pompeiano tra triclini, antri e spazi più o meno privati.
Sempre a proposito di lenti particolari, il 10 giugno 1819 nasceva il pittore francese Gustave Courbet, ultimo premiato con l’alloro di una censura che esonda il tempo. Nel 2011, il dipinto L’Origine du monde (1866) fu censurato da Facebook e la querelle finì in tribunale.
Se nel mondo multimediale gli occhi sono sorvegliati a vista, ecco quindi che il dubbio sorge naturale: incollare o non incollare un’emoticon sul dipinto di un corpo nudo? Questo è il dilemma (o la “Meta”). Nel frattempo, un piccolo arnese anti-miopia ci sembra essenziale.