Il 23 gennaio 1960 il sommergibile USS Trieste raggiunge il punto più profondo della crosta terreste

Si tratta del cosiddetto “Abisso Challenger”: 10.750 metri sotto il mare nella Fossa delle Marianne. A bordo del batiscafo c’erano gli esploratori Jacques Piccard e Don Walsh.

La spedizione venne finanziata dagli USA, ma il sommergibile che sfidò le profondità del Pacifico era stato costruito in Italia. La sfera era stata forgiata alle Acciaierie di Terni e il resto assemblato tra i cantieri navali di Trieste (da cui il nome) e Castellamare di Stabia, in provincia di Napoli. Il record di Piccard e Walsh è rimasto imbattuto per cinquant’anni.

Le fotografie scattate negli abissi portano sempre a galla immagini di creature grottesche e un po’ mostruose. Omaggiamo l’anniversario di queste diecimila leghe sotto i mari con un nostro Edward mani di forbice; “sea version”.

Onomastico: Santa Emerenziana

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