ImaginareaDaily
A novembre 2020 Inarea compiva quarant’anni e, a gennaio 2021, il Calendarea toccava il suo trentesimo anniversario.
Per festeggiare idealmente questi due compleanni con lo zero, è stato pensato di dedicare ad amici e lettori un’immagine al giorno per tutto il 2021.
È nata così Imaginarea Daily: un modo per augurare buona giornata con ironia e leggerezza.
Newsletter 01-25
Gennaio 2025
“Quando il risultato mi sorprende vuol dire che sul foglio è rimasto il minimo indispensabile. C’è leggerezza e riesce a dire tutto. Questa è la ragione della dominante bianca dei fondi delle nostre immagini”.
Antonio Romano
40 anni di immagini-metafora
Tracce
Il Calendario è un progetto complesso ed emblematico della metodologia di Inarea e la filosofia che sta dietro le singole immagini si rintraccia a partire dai primi lavori negli anni Ottanta. Già prima di prendere forma risponde a una precisa modalità del fare e del pensare. È una metafora nell’uso delle immagini – ironiche, sorprendenti e artigianali – e nella missione sottesa al progetto di identità: saper leggere ciò che già c’è, dando vita ad associazioni inconsuete per alimentare nuove percezioni.
Calendarea: riflessioni e backstage
Voci
Oltre la trentesima edizione, riflettiamo sul senso del Calendario Inarea e sulle sue potenzialità ancora inespresse. E, alla luce delle complessità realizzative, sul modo in cui questo progetto può trasformarsi.
ZIP Code
Renaissance
Pet Terapyer
I ferri del mestiere
nei mezzi di comunicazione
A step ahead
Me tool
Qualità senza compromessi e un rigoroso codice nella costruzione (analogica) delle immagini sono gli elementi che più contraddistinguono il Calendario Inarea. Tenendo in considerazione che negli anni ha alimentato un’ampia fetta di sostenitori, è possibile rileggere questo progetto con strumenti nuovi senza tradirne l’identità? E come valorizzare un patrimonio di centinaia di immagini d’archivio che oltre trent’anni di lavorazione hanno prodotto? Ce lo racconta Monica Solimeno, Project director in Inarea.
News & Events
Coloro che, negli ultimi tre mesi, hanno viaggiato nella rete autostradale italiana avranno notato che Autostrade per l’Italia ha cambiato il suo marchio: un richiamo alla “&” che unisce, come le sue vie mettono in relazione il Paese. È il rebranding curato da Inarea.
Gli Australian Open si sono appena conclusi e la squadra italiana si è fatta onore. Per celebrare l’entusiasmo e i successi nelle discipline di racchetta, la FITP affida a Inarea la composizione dell’identità sonora.
31 dicembre: San Silvestro
As if we were catapulted into Hogwarts castle, let’s imagine entering a dark room and, candelabra in hand, illuminate all the scenes of this year one by one. Perhaps for some we deserve a slap (not a slap, not even Boniface VIII). But for others, we couldn’t help but give ourselves a caress.
There will be points we haven’t reached and which, in this room, will necessarily remain dark. Perhaps in 2022 we will be able to shed even more light on ourselves, perhaps by summoning lateral thinking more often: this is a bit what we have tried to do with “Imaginarea Daily” in these 365 moons.
Therefore, the gauntlet for 2022 is drawn. Meanwhile, for tonight, happy New Year’s Eve and happy New Year’s Eve!
Name day
San Silvestro I, Pope
Il 30 dicembre 1865 nasce Rudyard Kipling
Ne “Il libro della giungla” Mowgli viene salvato dal serpente Kaa, che lo libera da una popolazione di scimmie, ipnotizzandole. Alcuni studiosi hanno messo in relazione la nostra paura ancestrale verso questo animale con quella dei primati, da cui non a caso discendiamo. Sta di fatto che il serpente ci ipnotizza da sempre: succede a Eva e così facevano anche quelli sulla testa della Medusa, un secondo prima di pietrificare i malcapitati…
A parte il fatto che due serpenti intrecciati sono diventati il simbolo di medici e farmacisti, “Il libro della giungla” è un raro caso in cui questo animale è presentato in un’accezione positiva: è un aiutante, magari sordo al primo richiamo, ma quando si attiva è un deposito di memoria. La sua funzione cambierà a partire dal cartone Disney: qui è un personaggio scialbo e un antagonista secondario (perché il primo è la tigre).
A dispetto di queste cancellature, ci sentiamo di preferire la versione più aderente al romanzo. Anche lo zoo (iconografico o semantico) è bello perché è vario.
Onomastico
San Felice I, Papa
Il 29 dicembre 1800 nasce Charles Goodyear
Il jazzista Gil Evans amava dire che nell’arte tutto è, o dovrebbe essere, un esperimento e i capolavori sono esperimenti riusciti. Nel 1839 Charles Goodyear fece cadere accidentalmente della gomma indiana mescolata con zolfo su una stufa calda: scoprì così la vulcanizzazione.
Nei trasporti, da quel momento in poi, cambierà tutto; nella vita di Goodyear, un po’ meno, tra battaglie per il brevetto e i debiti che gli valsero, tra le altre cose, anche un soggiorno in prigione a Parigi.
Siamo partiti dall’arte, perché effettivamente la gomma ha avuto da sempre un suo potere evocativo: proviamo a contare i romanzi, i dischi o i film nati dalle due ruote di una motocicletta (solo per restringere la lista ai ciclomotori). Piccoli capolavori, nati da un esperimento ben riuscito.
Onomastico
San Tommaso Becket, Vescovo di Canterbury
Il 28 dicembre 1946 c’è l’esordio di “Don Camillo e Peppone”
Luigi Meneghello è uno degli scrittori più sconosciuti, ma anche più brillanti del suo tempo: veneto della provincia, dopo la guerra va in Inghilterra e lì, alla giusta distanza, si dedica allo studio della sua lingua. È più o meno lo stesso periodo in cui Giuseppe Guareschi iniziava a pubblicare su il «Candido, settimanale del sabato» le storie di Don Camillo e Peppone. Anche qui la cornice era quella della bassa; le vicende, quelle che conosciamo.
Però, oltre a queste figure in primo piano, chi ha mai rivolto l’attenzione verso lo sfondo? Immaginiamo di guardare un Giuseppe Pellizza da Volpedo, però per una volta a cuor leggero. Luigi Meneghello descrive quelle persone con una parola che rende solo in dialetto, ed è “bisogna”: bisogna lavorare, “bisogna èssare bòni” (sintesi di filosofia morale) e molti altri bisogni ancora.
Eppure, che importa? C’erano le biciclettate sul Po, la festa del patrono e il vino dell’oste sempre buono. Tra il bisogno di tirar la cinghia, queste figurine in bianco e nero sapevano come chiudere il cerchio.
Onomastici:
Santi Innocenti Martiri
Il 27 dicembre 1904 debutta in teatro “Peter Pan”
In “Peter Pan”, il coccodrillo aveva ingoiato la sveglia di Capitan Uncino. Non succederà mai la stessa cosa alla nostra, ma questo non ci impedisce di andare per cinque minuti all’“Isola che non c’è”…
Tanta ne è passata di acqua, sotto il canale della Manica, da quando J.M. Barrie ha presentato questa pièce teatrale: un successo che ha travalicato così tanto il suo ambito (la narrativa d’infanzia vittoriana) che studi di psicologia, chiacchiere tra amici e litigate tra amanti non possono più fare a meno di questa frase: la sindrome di Peter Pan.
Eppure, non ci sentiamo di stigmatizzarla così tanto se, come è successo a Wendy, rimane l’ingrediente per inventare fiabe. Anche se la signorina sceglierà di lasciare l’isola (valutando che crescere non sia poi così male), ha portato con sé una sorta di lievito madre: l’immaginazione. Con l’unica accortezza di prendersene cura e impastarlo con la vita.
Onomastico:
San Giovanni Apostolo