Buon viaggio

Ci auguriamo sempre buon viaggio alla vigilia della pausa estiva, eppure è settembre che porta con sé la bisaccia di impegni, momenti e svaghi – perché no – che ci attenderanno nel nuovo anno “scolastico”.

Per cui, non possiamo che augurarci buona fortuna, però in senso stretto. Eh sì, perché per i nostri antenati questo termine non era serrato tra le parole denaro, patrimonio o caso. La fortuna era il vento. Provate ad andare a Firenze, Santa Maria Novella, trabeazione, facciata destra: Giovanni Rucellai, commerciante, amico dei Medici e mecenate, fa incastonare a Leon Battista Alberti il suo stemma tra le pietre. Rappresenta la vela della fortuna, gonfia di buon vento. Come si resiste alle correnti che possono essere contrarie? Un mercante di mare come Rucellai doveva saperne parecchio. Più che l’evento, più o meno avverso, è sempre la nostra risposta a segnare il passo. “Prudenza, pazienza e magnanimità” era la ricetta per avere il vento/fortuna più o meno in poppa.

Prendiamo allora il largo, armati idealmente di stilografica, le vele bianche saranno le pagine nuove su cui scrivere le storie di quest’anno che comincia. Buon vento a tutti!