Aventis Pharma è stato uno dei principali gruppi farmaceutici mondiali nato nel 1999 dalla fusione del tedesco Hoechst Marion Roussel e del francese Rhône-Poulenc. Il gruppo si è concentrato su farmaci etici e ricerca clinica, con una forte presenza internazionale nei settori di oncologia, malattie metaboliche, cardiovascolari, vaccini. Nel 2004, Aventis è confluito con Sanofi-Synthélabo dando vita a Sanofi-Aventis, che è diventato uno dei più grandi attori in Europa nel campo della salute, combinando capacità R&D, produzione e distribuzione globale.
Packaging design. Semplicità e coerenza visiva
Quando Aventis Pharma decise di razionalizzare il suo portafoglio di medicinali etici, partendo da sei marchi distinti, l’obiettivo era chiaro: far convergere tutti sotto un marchio unico per garantire maggiore riconoscibilità, coerenza e fiducia. In questo quadro, il packaging non è solo involucro, ma elemento strategico.
I principi guida sono stati: semplicità, rigore e conformità agli standard più severi della prescrizione farmaceutica. Il sistema proposto doveva organizzare le informazioni essenziali – principio attivo, dosaggio, indicazioni, avvertenze – in modo ordinato e leggibile, mantenendo però un’identità unitaria per tutti i prodotti e per tutti i paesi.
La struttura grafica del packaging fu progettata per essere estremamente razionale: tipografia chiara, gerarchia visiva forte, uso restrittivo dei colori per differenziare le linee terapeutiche mantenendo un look distintivo. Il colore distintivo del brand unico doveva essere facilmente riconoscibile da professionisti e pazienti, anche in condizioni di poca luce o stress. Allo stesso tempo, il rispetto della normativa di prescrizione imponeva spazi e formati rigidissimi: etichette leggibili, contrasto cromatico per avvertenze, simbologia internazionale laddove richiesta. Il nuovo design permetteva al farmacista, al medico e all’utente finale di individuare rapidamente le informazioni chiave, riducendo il rischio di errori.
Il processo di unificazione dei marchi, dunque, non fu solo operazione di brand design ma assunse valore di strumento di sicurezza e trasparenza: rendeva comprensibili le differenze terapeutiche pur sotto un marchio unico; dava forza al brand ‘corporate’ grazie alla coerenza visuale; costruiva fiducia nei confronti dei diversi stakeholder basata su chiarezza e affidabilità.

